Sardine, buche e strisce pedonali – di Achille Ottaviani

Il popolo delle sardine è arrivato anche a Verona, si è riunito in Piazza Isolo. C’è chi ne ha contate seimila, se il mio occhio esperto non sbaglia, erano meno della metà e alla fine si sono prodigati nell’intonare un “Bella ciao”, canzone cara ai partigiani e alla Rresistenza. C’era un po’ di tutto, giovani, anziani, una bella parte della sinistra veronese e anche non pochi curiosi. Tutti contro Salvini con grande gioia della sinistra veronese che di fatto come forza di opposizione è scomparsa dai radar. Secondo la questura non erano più di duemila e non stento a crederlo. Movimento spontaneo che secondo me farà la fine dei girotondi, un po’ di rumore ogni tanto non guasta. Cambiando argomento rompe invece molto ai cittadini lo stato di degrado delle strade della città dove Verona in quanto a buche ha assai poco da invidiare a Roma, sempre più numerose, sempre più pericolose. Per non paralare delle strisce pedonali, ormai del tutto fatiscenti, ogni attraversamento diventa pericolosissimo per chi lo fa e per chi si sposta, col calar del sole la quasi totalità delle strisce non è visibile, sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale risolvesse questi pericoli quotidiani. Si fa un gran parlare del degrado delle strade della Capitale, ma qualcosa di molto simile esiste anche nella nostra città.