Sboarina lancia l’appello: chi risponde? “Per rilanciare Aeroporto, Fiera e Fondazione Arena, tutti devono fare la loro parte”

La città di Verona ha una realtà da oltre 3 miliardi di attivo. È il ‘Gruppo Comune di Verona’ che include enti e società partecipate che rientrano nel perimetro del Bilancio consolidato comunale. La Giunta comunale ha approvato l’elenco di tutte le partecipazioni da inserire nel documento contabile del 2020. Ci sono asset fondamentali come Agsm e le sue controllate (il nuovo gruppo Agsm-Aim figurerà il prossimo anno), Veronafiere, Veronamercato, Solori, Amt e Acque Veronesi. E ancora, aziende speciali come Agec, o fondazioni come Fondazione Arena, Accademia di Belle Arti e Bentegodi. Sono tutte le società, con partecipazioni di primo o secondo livello, che incidono sul Consolidato almeno per il 3 per cento ciascuna.
Un Gruppo, quello costituito dal Comune di Verona e dalle 36 partecipate, che ha registrato nel Bilancio consolidato 2019 un attivo di 3 miliardi e 106 milioni di euro con ricavi per 1 miliardo e 656 milioni, un quadro in cui il Comune da solo ha un attivo di 2 miliardi e 117 milioni e ricavi per 310 milioni.
Capacità economiche pari a quelle di una grande azienda, in grado di generare ricchezza, investimenti e migliaia di posti di lavoro a ricaduta diretta sul territorio.

PARLA IL SINDACO. “Il Gruppo Comune di Verona è un’azienda pubblica che muove miliardi di euro e dalla quale dipendono migliaia di famiglie – ha detto il sindaco -. Enti e società partecipate alle quali noi crediamo fermamente e che sosterremo, anche con investimenti, affinché possano superare le difficoltà economiche generate dalla pandemia. In questi anni abbiamo lavorato incessantemente per migliorarne l’efficienza, dalla razionalizzazione che viene votata annualmente, in un’ottica imprenditoriale, alla produttività, come la fusione tra Agsm e Aim, che ha creato un grande gruppo energetico’.

NOTE DOLENTI. “La Fiera è ferma da un anno con gli eventi internazionali, l’Aeroporto come tutti gli scali anche. Fondazione Arena, che vive del festival lirico, ha dovuto riprogrammare la sua stagione estiva con un’edizione straordinaria unica nella storia. Adesso c’è da giocare la partita della ripresa e delle strategie necessarie al rilancio in cui ognuno deve fare la propria parte. Il Comune c’è e la sta facendo. Mi auguro che altri rispondano alla chiamata alle armi che riguarda il futuro della città, penso a Fondazione Cariverona, Cattolica o le banche, realtà con le quali condividiamo già diverse partecipazioni”.

PARLA BIANCHINI. “Dopo il consolidamento si proseguirà con l’ottimizzazione delle partecipazioni e quindi la razionalizzazione delle aziende che rientrano nel Gruppo, operazione che solitamente si fa a fine anno – ha aggiunto l’assessore Bianchini -. Un processo già iniziato nelle annualità scorse e che andrà avanti proprio per rendere efficiente tutto il sistema, così come previsto dalla Legge Madia. La visione deve essere quella di una grande impresa, che di anno in anno analizza il proprio assetto complessivo e rivede investimenti e partecipazioni per continuare a migliorare il servizio pubblico”.

Bertucco “acido”: “Caro sindaco, non risponderà nessuno…”

“L’’appello lanciato dal Sindaco Sboarina per trovare denaro a sostegno dei tre principali enti economici non solo della città ma dell’intera provincia di Verona, e cioè Fiera, Fondazione Arena e Aeroporto Catullo, ha un destinatario “occulto” ma molto ben identificabile che è la Fondazione Cariverona” sostiene in una nota, Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune.
“Solo adesso si sveglia Sboarina? Sappiamo che i rapporti tra la Fondazione Cariverona e il Comune non sono buoni, ma da parte di quest’ultimo manca qualsiasi proposta o strategia di rilancio per questi tre enti. Da quasi 4 anni Sboarina e la sua maggioranza negano qualsiasi criticità relativa a Fiera e Fondazione Arena sebbene resoconti e bilanci testimonino del contrario. Sull’aeroporto stanno consegnando la maggioranza a Venezia senza battere ciglio. Da anni nessuno di questi tre temi, fondamentali per il futuro della città, viene portato all’attenzione del consiglio e delle commissioni. Dove vuole andare il Sindaco in queste condizioni?” conclude la nota di Bertucco.