“Senza risposte concrete costretti a fermare i mezzi’’

Unatras e Confartigianato Trasporti aspetteranno l’incontro con il governo programmato per martedì 15 marzo e poi decideranno quali iniziative intraprendere. Lo riferisce Paolo Brandellero, presidente di Confartigianato Trasporti Verona, sottolineando l’estrema difficoltà in cui versa il settore, a fronte del caro gasolio e dei carburanti in genere. “Chiediamo – spiega Brandellero – un credito di imposta del 30% immediato sul prezzo industriale del gasolio ma soprattutto che si adotti la regola che vige per gli aerei, cioè che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura: è l’unico sistema per sopravvivere”.
Il presidente degli autotrasportatori scaligeri di Confartigianato fa notare che, “per rifornire un serbatoio di 600 litri di un camion occorrevano, tre mesi fa, 680 euro: oggi ne servono 1.250. “Le nostre richieste sono chiare – aggiunge il Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri – e deve essere altrettanto chiaro che, in queste condizioni, servono solamente ai nostri autotrasportatori per restare a galla’’. Unatras, il coordinamento delle maggiori associazioni dell’autotrasporto nazionale, ha annunciato manifestazioni in tutta Italia per il 19 marzo. Confartigianato Trasporti Verona è pronta a dar seguito allo stato di agitazione. “Purtroppo, senza risposte concrete da parte del governo – sottolinea il presidente di categoria Brandellero – saremo comunque costretti ad iniziare a pensare, nostro malgrado, di fermare i mezzi sui piazzali’’.