Sowe a suon di gol, ha aperto le Ali L'attaccante, nato a Villafranca, da genitori del Gambia, è oggi un bomber d'Europa

Quella di Ali Sowe è una storia iniziata da un torneo giovanile ad Assisi e che oggi vive il suo momento più bello con la maglia di una squadra bulgara di grandi tradizioni, il CSKA Sofia. In mezzo c’è la scoperta di Luigi Sorrentino, agente del calciatore, e l’inizio della storia nelle giovanili del Chievo. Ali Sowe era una promessa gialloblù, ha anche debuttato in serie A, a Bergamo, control’Atalanta. Il primo contratto, tante illusioni, poi tante tappe, tanti prestiti, sempre con una casa di riferimento, la sua Villafranca, ma tante dimore provvisorie. Juve Stabia, Pescara, Latina, Modena, Lecce, poi la Toscana e il Prato, Vibo Valentia. Dov’è finito Ali? Sembravano illusioni perdute, una delle tante speranze svanite prima ancora di cominciare per davvero. Poi, all’improvviso, la svolta: nel 2017 vola in Albania e diventa l’icona dello Skenderbeu, colpi e gol che gli permettono di volare in Bulgaria.
Il Chievo tifa contro la Roma La storia col Chievo finisce un gennaio fa, quando il CSKA lo acquista a titolo definitivo. Sei anni di prestiti e nel Chievo di fatto ha giocato solo sette volte con due gol nella Primavera ma tra i big soltanto venticinque minuti senza segnare. Eppure, c’è stato un momento in cui il Chievo ci stava pensando. Ali andò in ritiro a San Zeno di Montagna, nell’estate del 2015, allenatore Maran. Lui e Inglese erano gli “aggregati”, in lizza per un posto come quinta punta. I titolari erano Meggiorini e Paloschi, Pellissier e M’Poku.
Sembrava Ali, il favorito, anche se la sua aria “un po’ così” lasciava spesso perplessi. Che avesse qualità, si capiva. Ma era l’indole che lo penalizzava. Alla fine rimase Inglese, che forse aveva meno talento ma più “cattiveria”, più voglia di arrivare.
Per Ali Sowe iniziò allora un lungo giro d’Italia, che pareva senza sbocchi. Tanta serie B e C, pochi gol.
Poi, estate del 2017, l’ Albania E qui comincia un’altra storia. Allo Skenderbeu segna 26 reti in 43 partite. Lo tiene d’occhio il Chievo, proprietario del suo cartellino, ma lo tengono d’occhio soprattutto, altre squadre europee. Lo prende il CSKA, squadra storica della Bulgaria, dove Ali conferma le sue qualità. A Sofia viaggia con un ritmo di un gol ogni tre gare giocate. Curiosità: il Chievo mantiene una percentuale sulla futura rivendita di Ali Sowe. Vederlo giocare e segnare in Europa, dove è nel girone col Cluj, con lo Young Boys e soprattutto con la Roma, potrebbe aumentare il futuro incasso. Ali Sowe vive senza esaltarsi il suo momento d’oro. E forse alimenta qualche rimpianto in chi non gli ha creduto fino in fondo. Forse, bastava aspettarlo. Intanto guardiamolo segnare in Europa. C’è un po’ di Chievo in questa Europa League…