Spostamenti, stop fino al 27 marzo Non si può andare in altra Regione. Visite consentite sempre una sola volta al giorno

Il primo consiglio dei ministri operativo del governo Draghi ha approvato il decreto legge sullo stop agli spostamenti fra le Regioni fino al 27 marzo. Iniziata intorno alle 10 a Palazzo Chigi, la riunione si è conclusa alle 11.30. Tra le novità del provvedimento c’è anche il blocco agli spostamenti in zona rossa verso le abitazioni private. Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Ma nelle zone rosse niente più visite ad amici e parenti. Regioni e governo ieri sera hanno discusso delle nuove misure che dovrebbero entrare in vigore dal 25 febbraio e hanno consegnato alla ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini un documento con una serie di richieste e proposte. Fra cui, appunto, i ristori contestuali alle chiusure, la revisione dei parametri che determinano la divisione in fasce colorate, indicazioni chiare dal Cts (e che parli con una “voce unica”), l’ampliamento della cabina di regia sulla pandemia ai ministeri economici e un’accelerazione sui vaccini. Dai sindaci arriva intanto un nuovo appello a tenere aperti i ristoranti anche la sera. Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni chiede che le decisioni adottate dal governo siano annunciate con più anticipo rispetto al passato. Il ministro della Cultura Dario Franceschini propone che l’Italia sia “il primo Paese i Europa a riaprire” cinema e teatri. Matteo Salvini insiste sulla riapertura di palestre, piscine e teatri: “Riaprire in sicurezza palestre, che erano controllate e già in sicurezza, e piscine. Lo sport è importante. Ma anche teatri e oratori, altrimenti i danni anche mentali oltre che economici rischiano di essere devastanti Spero ci sia questo cambio di passo”, afferma ad Aria Pulità su Italia7Gold. Ribadisce il suo “no a un lockdown generalizzato” e annuncia che Giorgetti domani inviterà le aziende farmaceutiche Pfizer, Astrazeneca, Johnson&Johnson “per ipotizzare una produzione italiana del vaccino”. Il cdm ha anche nominato il nuovo Capo di Stato maggiore dell’Esercito. Si tratta del generale Pietro Serino, attuale capo di Gabinetto del ministro Lorenzo Guerini.