SuperPippo “litiga” con SuperDino EMERGENZA CORONAVIRUS: Pensieri e parole

Inzaghi: “Io voglio la A”

“Finire il campionato. Sento tanti discorsi, ma dobbiamo giocare”. Pippo Inzaghi, allenatore del Benevento, lanciatissimo alla guida della serie B, non ha dubbi e non vuole sentire altri discorsi. Ecco le sue parole sull’eventuale stop: “Finire il campionato? Non riesco a capire come possa essere il contrario, non so forse ci sono degli interessi. È una situazione incredibile, noi siamo pronti a giocare a luglio o agosto, non ci interessa. Se ci saranno altre soluzioni si rischia. I miei giocatori e il mio presidente, ma tutti, meritano di giocare la A. Per il bene di tutto il sistema si debba giocare. Va finito per la regolarità del campionato. Sento tanti discorsi, ma la cosa più limpida e giusta è tornare a giocare. Nessuno deve subire danni. Come potremmo pensare di riprendere la prossima stagione in serie B? Sarebbe una beffa per noi e un’ingiustizia per tutti. Il campionato va finito e il Benevento merita di giocare in serie A la prossima stagione. Altre soluzioni non esistono e sono fuori da ogni logica e da ogni giustizia”

Meneghin: “Basket stop”

Dopo la resa del rugby, anche il basket si prepara a chiudere i battenti per questa stagione. L’emergenza coronavirus non dà certezze sulla possibile ripresa dei campionati e Dino Meneghin prende posizione in maniera netta sulla questione. “Il basket si ferma? E’ doveroso farlo per preservare la salute degli attori principali: atleti, massaggiatori e tifosi – ha spiegato il presidente onorario della Fip -. Annulleremo la stagione, è necessario farlo. La vita è più importante dello sport, in questo momento è indispensabile per dare la possibilità a tutti di salvare la propria pelle. Anche il calcio dovrebbe fermarsi”. Ricordiamo che l’hanno fatto anche rugby e pallanuoto. “Credo che questa sia la maniera migliore per dimostrare di essere vicini a chi soffre” ha detto ancora Meneghin. “Non so perchè il calcio non l’abbia ancora fatto, ma loro sono abituati a ragionare sempre seguendo una logica propria, come se vivessero in un’altra dimensione. Oggi non ci sono le condizioni per pensare di proseguire e concludere la stagione”.

Klopp, lacrime sincere

“Ho ricevuto un video di persone in un ospedale, appena fuori dalla terapia intensiva, che cantavano ‘You’ll never walk alone’, ho cominciato subito a piangere. Ritengo grandioso tutto ciò che stanno facendo, incredibile. Queste persone non solo lavorano ma hanno un grande spirito. Non potrei ammirarle di più di così. Sono abituate ad aiutare gli altri e per farlo si mettono in pericolo aiutando chi sta male”. Intervistato dal sito ufficiale del Liverpool, Jurgen Klopp ha voluto rendere omaggio ai medici che si stanno impegnando in tutto il mondo per affrontare l’emergenza coronavirus. “Ci sarà un momento nel futuro in cui guarderemo indietro e speriamo di poter pensare a questo momento storico come il passato. Tra 10, 20, 30, 40 anni ci guarderemo indietro e penseremo che questo è stato il periodo in cui il mondo ha mostrato le più grandi forme di solidarietà, amore e amicizia. Sono passate due settimane, ma sembra che siano passati anni da quando abbiamo giocato contro l’Atletico Madrid.Ora dobbiamo riprenderci la nostra vita e lo faremo solo se saremo disciplinati e penseremo alla “squadra”, non all’interesse personale”