Turismo sul Garda, riacceso il motore La strada è ancora lunga ma il movimento e le presenze dicono che "siamo ripartiti"

La strada è ancora lunga, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo ma è evidente ad occhi nudi come sul lago di Garda il movimento turistico, nel mese di agosto, sia decollato. Diventa però importante mettersi d’accordo su alcuni punti. Innanzitutto pensare di confrontare la stagione in corso con l’anno record del 2019 è da persone visionarie. In secondo luogo non bisogna mai dimenticare come, quando e su quali “macerie” sia partita l’estate 2020.
Di certo in agosto le spiagge del lago di Garda sono state più che mai affollate, i ristoranti e le pizzerie hanno lavorato più dello stesso periodo dello scorso anno, gli alberghi e campeggi hanno accolto giorno dopo giorno sempre più persone, e sulla strada Gardasana si sono palesate le immancabile code di auto. Nello specifico l’occupazione alberghiera si è attestata, nel mese di agosto, oltre l’ottanta per cento dell’occupazione. Dati quasi in linea con lo stesso mese dell’anno record del 2019. E nei primi giorni di settembre il livello di pernottamenti non è calato complice anche le belle giornate di sole. Tutto bene allora? No, ovvio mancano tre mesi pieni di lavoro (aprile,maggio,giugno) e quelli non li recupera nessuno. I bilanci chiaramente si fanno a fine anno e questo sarà un anno di certo in perdita ma molto facilmente, per il Lago di Garda, meno disastroso di quello che si prospettava. I tedeschi sono arrivati a flotte, gli austriaci anche, mancano i turisti del Nord Europa che di solito prediligono i mesi di bassa stagione. Gli italiani sulla Riviera degli Olivi sono aumentati, non con cifre da capogiro, molto di più nel Garda Trentino complice anche l’entroterra. E come proseguirà la stagione è difficile prevederlo. E’ lecito essere preoccupati per quello che accadrà in Germania: se non ci saranno sconvolgimenti particolari per il Covid, il Garda per loro è una delle mete preferite, una delle destinazioni più vicine e amate. E allora incrociamo le dita e prepariamoci al rush finale.