Tutelare il Lago e il suo entroterra Associazioni e comitati delle tre sponde impegnati nella salvaguardia del territorio

Un gruppo di associazioni, comitati e cittadini delle tre sponde del lago di Garda, da tempo impegnati nella salvaguardia e valorizzazione del territorio gardesano, si sono uniti per dare vita ad una iniziativa che vuole sensibilizzare cittadini, amministratori e imprenditori, rispetto alle criticità ambientali che interessano il Lago di Garda. Una manifestazione che vuole portare i cittadini ad unirsi per chiedere a gran voce la tutela del lago e del suo entroterra, a garanzia della salvaguardia di un ecosistema fragile e dello sviluppo di un’economia sostenibile. La manifestazione, promossa da: APS il Carpino, Garda Futura, Garda Terra Nostra Madre, Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coordinamento Interregionale Lago di Garda, si terrà Sabato 7 giugno e si concretizzerà in una interessante camminata con partenza dai comuni di Costermano sul Garda (ritrovo ore 9.30 presso Biolago – Cimitero Tedesco) e di Garda ( ritrovo ore 10.30 presso Piazzale del Borgo, antistante la Chiesa) e che avrà come destinazione la Rocca di Garda, nel comune omonimo, che verrà raggiunta dai partecipanti alle ore 11.30. Da tempo il territorio gardesano è interessato da interventi che hanno progressivamente impoverito il suo valore paesaggistico, naturalistico ed utilitaristico. Le rive originarie sono quasi del tutto scomparse, lasciando il posto a infrastrutture, massicciate e ciclovie insensate, mentre la biodiversità è in preoccupante declino. “Da tempo – dicono i promotori dell’iniziativa – la crescita immobiliare esagerata e la speculazione edilizia, oltre a frammentare e impoverire gli ambienti naturali con un insostenibile consumo di suolo, evidenzia delle criticità anche nella fornitura dei servizi essenziali alle comunità. Siamo consapevoli che oggi il Garda, con i milioni di visitatori che lo frequentano, è fondamentale per l’economia locale, ma siamo altrettanto sicuri che continuando senza limite perderemo la bellezza, il paesaggio, le natura, la storia ed infine anche l’economia. E’ pertanto indispensabile fermarsi con questo sviluppo lineare e insensato e ripensare invece ad un ambiente restaurato, accogliente e rivolto al futuro”. All’incontro erano presenti tra gli altri Raffaello Boni di Legambiente circolo Baldo Garda, Michele dall’O presidente del WWF veronese, Mario Spezia rappresentante dell’associazione Il Carpino e Marisa Velardita Vicepresidente di Italia Nostra. “In questa riflessione – ha detto Raffaello Boni di Legambiente circolo Baldo Garda – non trascuriamo gli interessi locali, che coinvolgono anche le comunità, ci auguriamo che ci sia un risveglio da parte della cittadinanza che vive quotidianamente i disagi dell’overturism e dello sfregio al patrimonio. Ci sarebbero modi per pianificare i territori con criterio, add esempio Regione Veneto dà possibilità di fare piani intercomunali, ma ad oggi nessun Comune li ha attuati poiché vige la regola che ognuno gestisce il suo territorio in maniera puntuale e senza pianificazione sulla macroarea, guardando solo ai piccoli interessi”.