Ha visto la luce il progetto di legge per trasformare il patrimonio murario in motore di sviluppo culturale, turistico ed economico.
È stato infatti depositato presso il Consiglio Regionale del Veneto il Progetto di Legge Regionale “Valorizzazione delle Mura di Verona e degli Spazi Connessi”, collegato alla Legge Regionale del 2002, sugli interventi per le città murate del Veneto. Primo firmatario del progetto di legge è il Consigliere regionale Stefano Valdegamberi.
L’iniziativa legislativa mira a riqualificare e restituire piena centralità a uno dei più estesi e stratificati sistemi fortificati d’Europa: le mura storiche di Verona, riconosciute come Patrimonio dell’Umanità UNESCO e testimoni di oltre duemila anni di storia, dall’epoca romana fino all’età moderna.
Per Valdegamberi è “una nuova visione per un patrimonio vivo”.
La proposta legislativa intende trasformare le mura di Verona in un polo attrattivo internazionale, promuovendo interventi di sanificazione, riuso sostenibile e valorizzazione attiva degli spazi interni ed esterni al sistema murario. L’obiettivo è quello di unire cultura, turismo, paesaggio e identità territoriale, rilanciando Verona come simbolo dell’Italia storica e accogliente.
La finalità è quella di potenziare l’offerta culturale e turistica della città; creare nuove opportunità per l’economia locale, l’artigianato e l’impresa culturale; promuovere la partecipazione di soggetti pubblici e privati attraverso partenariati e project financing e attivare sinergie con fondi regionali, nazionali ed europei.
Il progetto di legge valorizza inoltre il nuovo status di Verona come “Città Internazionale della Vite e del Vino”, prevedendo la realizzazione di una fiera annuale internazionale del turismo enogastronomico, la promozione di eventi culturali nei bastioni e camminamenti, e l’utilizzo innovativo delle mura per esperienze immersive legate al patrimonio enologico italiano.
Secondo la proposta di legge il Comune di Verona sarà il soggetto attuatore principale, in coordinamento con la Regione del Veneto e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, per garantire la tutela del bene culturale. Sono previsti bandi, concessioni pubbliche, tavoli di valorizzazione, sportelli informativi e azioni di comunicazione coordinate anche con l’ENIT, le università e i cluster turistici internazionali.
“Questa proposta – commenta il primo firmatario Stefano Valdegamberi – nasce dall’esigenza di restituire valore a uno dei simboli più importanti di Verona, non solo come monumento storico, ma come spazio vivo, generatore di cultura, economia e relazioni internazionali. È un progetto che guarda al futuro, ma affonda le radici nella nostra storia.”
Con questa iniziativa, la Regione del Veneto si pone l’obiettivo di fare di Verona un modello nazionale ed europeo di valorizzazione urbana e culturale, orientata alla sostenibilità, alla partecipazione e alla qualità dell’accoglienza.