Veneto in giallo, l’arancione è per 3 Campania, Molise ed Emilia Romagna le “candidate”. Abruzzo e l’Umbria verso il rosso

Campania, Molise ed Emilia Romagna verso la zona arancione. Lazio e Lombardia in zona gialla. Sono, dunque, tre le regioni che dovrebbero passare dal giallo all’arancione in base ai dati del monitoraggio settimanale che sarà presentato oggi. Secondo quanto si apprende, sono il Molise, la Campania e l’Emilia Romagna.
La Provincia Autonoma di Bolzano e l’Umbria dovrebbero passare al rosso anche se in parte già lo erano con ordinanze regionali. La decisione sarà presa dal ministro Speranza nelle prossime ore alla luce delle ultime valutazioni della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico.
Sono 10 le Regioni e le Province autonome che hanno un Rt puntuale maggiore di 1, di cui 9 anche nel limite inferiore, compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Una regione, l’Umbria, ha un livello di rischio alto. Sono 12, rispetto alle 10 della settimana precedente, le regioni a rischio moderato (di cui 6 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 8 a rischio basso.
L’incidenza dei casi Covid in Italia a livello nazionale nella settimana di monitoraggio cresce rispetto alla settimana precedente: 135,46 per 100.000 abitanti (8-14 febbraio) contro 133,13 per 100.000 abitanti del periodo 1-7 febbraio (dati flusso ISS), «lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti». Così l’Istituto superiore di Sanità in una nota sui numeri principali dell’epidemia emersi dal monitoraggio settimanale Iss. Il rischio, neanche tanto remoto, è che mezza Italia possa ridiventare arancione, anche se sono in molti i governatori – Lazio, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia – che si affrettano ad anticipare i dati annunciando di «essere in regola» per restare in giallo. Ma intanto c’è una regione, la Valle d’Aosta, che potrebbe invece essere la prima a diventare bianca, qualora venisse confermata per la terza settimana consecutiva l’incidenza di meno di 50 persone positive su 100 mila abitanti, requisito necessario per passare al livello più basso della scala cromatica.
Quello che sembra ineluttabile, invece, pare essere il passaggio in zona rossa dell’Abruzzo, che ha già messo in lockdown le province di Pescara e Chieti. Scettico il governatore, Marco Marsilio, secondo il quale l’Rt sarebbe sceso da 1.22 a 1.17. «Per questo – dice – ci attendiamo che la cabina di regia confermi la classificazione in zona arancione». Anche ieri l’Italia ha registrato oltre 10 mila nuovi casi di coronavirus (13.762) e 347 vittime, con un tasso di positività che è salito per il secondo giorno consecutivo