Verona “sede” olimpica. Ora è caccia al manager Si è tenuto in Fiera il primo incontro del Comitato di Indirizzo e del Comitato Esecutivo di Coordinamento “Milano-Cortina 2026”. Sboarina: “ Siamo la naturale cerniera tra Veneto e Lombardia”

Ha parlato per primo come padrone di casa il presidente della Regione Luca Zaia, sottolineando subito il clima di concordia che si respirava per l’appuntamento che resta ancora molto lontano. “Sarà una fantastica avventura. Abbiamo parlato approfonditamente di governance e della pianificazione che dobbiamo fare. Abbiano parlato della figura del Ceo, che deve avere esperienza internazionale, industriale, una grande esperienza manageriale. Ne usciamo con un grande lavoro fatto, e con una short list di tre nomi che non anticipo per ovvi motivi”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo l’incontro del Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali 2026, tenutosi in Fiera a Verona, nel quale si discuteva anche del nome dell’amministratore delegato che guiderà la futura Fondazione dei Giochi. All’incontro ha preso parte anche il sindaco Federico Sboarina. Ha detto: “Anche in occasione delle Olimpiadi invernali 2026 – ha detto il sindaco Sboarina – Verona, forte della propria posizione strategica, rappresenta la naturale cerniera tra Milano e Cortina e tra il Veneto e la Lombardia. Lo dimostra il fatto che si è tenuta proprio da noi questa importante riunione del Comitato di Indirizzo. Il presidente del Veneto Zaia ha dimostrato, in occasione della candidatura olimpica, di essere un player di grande valore: Verona e il Veneto sono in buone mani. Con lui abbiamo già parlato e ipotizzato il ruolo che la nostra città potrà giocare in questa grande occasione. Verona è città olimpica e, anche se nel nostro territorio non si terranno gare, saremo protagonisti della cerimonia di chiusura che con grande orgoglio ospiteremo in Arena. Stiamo già pensando agli importanti flussi di persone in arrivo e, infatti, proprio oggi abbiamo presentato il grande progetto viabilistico, legato al casello di Verona Sud, che sarà la nuova porta d’accesso”.

Dopo il presidente Zaia è intervenuto il capo del Coni Giovanni Malagò che ha parlato di un eccellente clima con “gli azionisti di quest’avventura impreziosita dalla presenza del ministro”. Dal canto suo il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto che “il Dg o Ceo dovrà avere ampia autonomia e dovrà riferire ad un cda in cui politica e il mondo del Coni saranno ampiamente rappresentati – ha spiegato il sindaco di Milano Sala – i nostri uffici sono al lavoro per costituire il mandato con i loro limiti e margini di manovra, a quel punto incontreremo i tre candidati nello stesso giorno per uscirne con una decisione. Si tratta comunque di tre persone che dovunque caschi, caschi bene – ha poi concluso – e abbiamo ottenuto ad oggi un consenso di massima da tutti e tre”. Prima di lui era intervenuto il ministro che ha posto l’accento sulle cose che ancora mancano: la legge per le Olimpiadi e le risorse. “E’ evidente che un evento di importanza mondiale come le olimpiadi non può non vedere un investimento da parte dello Stato. Non può mancare una quota parte anche dello Stato in un’operazione cosi importante per il nostro Paese. La scelta del governo di fare un ministero dello Sport è indicativo della volontà di investire molto in questo settore quindi non può mancare una attenzione per questo grande appuntamento – ha continuato – il governo non potrà far mancare il proprio sostegno in tutte le forme necessaria. Ho visto un work in progress molto importante. Ora manca la parte che dovrà fare il governo che riguarda soprattutto la legge per la quale ci confronteremo anche con istituzioni sedute a questo tavolo già nella prossima settimana.