“Verona sott’acqua, fino a quando?” Bertucco: "Prima cosa, Sboarina faccia valere i contratti con Acque Veronesi e Amia"

Maltempo e polemiche, come sempre a braccetto. Piove e Verona va sott’acqua, scatenando ovviamente le proteste dei cittadini e le osservazioni dei politici.
“Numerosi quartieri della città hanno riportato di nuovo danni da allagamenti a seguito delle piogge dei giorni scorsi”, sostengono Benini, Vallani e La Paglia, del Pd. “La situazione, ormai insostenibile, ha una radice sicuramente impiantistica, nota da anni e da altrettanto tempo irrisolta, e un più prettamente politica che riguarda l’inadeguatezza della politica urbanistica del comune di Verona. Ostinandosi a negare gli effetti dei cambiamenti climatici noti non da ieri, ma da almeno 15 anni, l’amministrazione Sboarina trascura le necessarie infrastrutture di mitigazione ambientale, come parchi, giardini pubblici e loro collegamenti, essenziali sia per il benessere dei cittadini che per la salute dei quartieri.
Chiediamo urgentemente un confronto sulle contromisure da adottare nel breve e nel lungo periodo. Verona ha bisogno di rivedere le infrastrutture di gestione delle acque e di rivedere il suo modello di sviluppo urbano. Ribadiamo dunque la richiesta di una commissione consiliare nella quale audire anche i vertici di Acque Veronesi e un confronto ampio sulle azioni di medio e lungo periodo necessarie a mettere in sicurezza il benessere della città e dei suoi cittadini”.
Sulla questione, ecco il parere di Tommaso Ferrari, Traguardi: ”Nell’ultimo consiglio comunale ho presentato un emendamento all’assestamemto di bilancio per un valore di 90 mila euro per la manutenzione straordinaria in via XX Settembre. La maggioranza, eccezion fatta per Verona Domani ha votato contro, senza nemmeno esprimere una motivazione.
È indubbio che serva un piano generale di adeguamento dell’infrastruttura ma questo poteva essere un segnale concreto e tempestivo da dare a residenti e commercianti del quartiere. Durante le amministrazioni Tosi non si è fatto nulla e con Sboarina si continua a rimandare e a pagare il conto sono i veronesi. Serve intervenire in fretta”.

Infine, ecco il pensiero di Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune. “Pompe e autobotti servono a fronteggiare le emergenze, non a prevenirle. Se il Sindaco non sa proporre altre soluzioni ai cronici problemi di allagamenti in Porta Borsari, Veronetta, Borgo Trento, per non parlare dei sottopassi, significa che l’amministrazione sta proprio brancolando nel buio.
Cominciamo dalle cosa più semplici: la gestione della rete idrica e fognaria è regolata da un contratto con Acque Veronesi. Lo stesso dicasi per la pulizia delle caditoie di cui si occupa Amia. La prima azione da mettere in campo, dunque, è far valere questi contratti fino all’ultima riga, soprattutto per la parte che riguarda gli investimenti, senza paura di scomodare l’amico o l’alleato politico che si è fatto accomodare sulla poltrona più alta di Amia o Acque Veronesi. Basta posticipare, i nodi storici vanno affrontati e risolti ora.
Nello stesso tempo, occorre una politica più realistica per il governo del territorio. La cementificazione e l’impermeabilizzazione del suolo hanno raggiunto un limite fisico oltre il quale non producono più alcun alcun benessere, anzi, amplificano soltanto i problemi di governo del territorio. Invece anche l’Amministrazione Sboarina vuole cementificare come ha fatto in precedenza Tosi. Le conseguenze sono queste”.