Vino, arte e cioccolato: combo perfetto. Venerdì 18 novembre all’Hotel Due Torri Questo è il succo dell’appuntamento che l’Associazione Anemone ha organizzato

Un viaggio nella cultura, ma anche una festa per i sensi. Questo è il succo dell’appuntamento che l’Associazione Anemone ha organizzato per il 18 novembre all’Hotel Due Torri di Verona. Il filo che unisce il tutto è il vino. Il vino è emozione, gioia, soddisfazione, compagnia, allegria. Coinvolge la vista, l’odorato, il gusto. Ma sollecita anche ricordi. Basta ascoltarlo, il vino, e ti racconta storie fantastiche. Ti fa venire in mente musiche, immagini. Quanti sono gli artisti che attraverso il vino riuscivano a esprimere la loro arte? Scrittori come Edgar Allan Poe o Ernest Hemingway, pittori straordinari come Caravaggio, musicisti eccelsi come Mozart o Beethoven. Bere un bicchiere di vino non è solo dare soddisfazione al palato. È immergersi in un mondo intero, percorrere un cammino che non si sa mai dove porti. Così il 18 novembre Tiziano Brusco, architetto, proporrà il viaggio del vino nell’arte. Un percorso che toccherà epoche e stili, immagini diverse nate da sensibilità diverse. Perché è singolare l’espressione di quel che il vino suggerisce. Cambia la reazione, cambia la suggestione. Qualcuno potrebbe pensare che sia l’alcol a stimolare la fantasia, a innescare la vena creativa. Non è così. È qualcosa di differente, qualcosa che trae origine da moti dell’anima più sottili e personali. Sarebbe troppo semplice: si beve e si crea. Ahimè, non funziona. Quel che serve è un artista, qualcuno capace di sintetizzare l’esperienza dei sapori e degli odori, della luce che un raggio di sole riflette in un bicchiere di vino. Lo sa bene il giornalista Andrea Panozzo Gentili Spinola, che nella serata al Due Torri parlerà di un argomento molto particolare: il vino nella Bibbia. Ma come, si dirà: un testo così importante per tanta parte dell’umanità, parla del vino? Assolutamente si. Il vino nella Bibbia c’è, eccome. In moltissimi passi. Citato a volte come dono di Dio all’uomo, altre volte come bevanda diabolica, capace di dividere e creare occasioni di scontro. Ma di fatto anche in quel testo antico di millenni, il vino è protagonista. Si trova al centro di situazioni ed episodi cruciali. In qualche modo apre e chiude la storia dell’Uomo.
Ma una serata nella quale il vino si trova al centro dell’attenzione non può prescindere dalla sua presenza viva e autentica. E questo significa che oltre a essere raccontato in alcuni dei suoi aspetti più particolari, il vino sarà presente in forma fisica. Messo a disposizione da tre produttori, come si dice, di nicchia. Bottiglie particolari, provenienti da vigneti posti in luoghi diversi. Cantina Rébene, nel cuore dei territori cimbri dei Colli Berici. Tenutae Ugolini, a Fumane, il luogo più vocato della Valpolicella. E Theresa Eccher, le cui vigne antiche crescono sulle pendici del vulcano attivo più grande d’Europa: l’Etna. Ma non si tratterà solo di bere. Bernardo Pasquali, giornalista esperto in enogastronomia, spiegherà, racconterà i colori, i profumi, i sapori dei vini in degustazione. Risponderà alle domande dei presenti e svelerà i segreti che accompagnano sempre un assaggio consapevole. Così, anche chi al vino si è sempre accostato solo per diletto o in occasioni conviviali, avrà l’opportunità di imparare ad andare un po’ oltre. Restituendo al vino tutta la sua complessità.