Wagner e Verdi, l’Arena si illumina "Un cartellone di grande spessore, che anticipa il futuro" spiegano Sboarina e Gasdia

L’edizione straordinaria del Festival d’estate 2020 prosegue con l’incontro musicale tra i due rivali dell’Opera: il potente sinfonismo di Richard Wagner torna all’Arena dopo decenni di assenza e si confronta con l’intensità drammatica dell’italianissimo Giuseppe Verdi. I due programmi, diversi e originali, sono affidati a grandi interpreti nei rispettivi repertori: Ricarda Merbeth, Eleonora Buratto, Francesco Meli e Luca Salsi, diretti dai grandi maestri Gustav Kuhn e Daniel Oren.
“In un anno così difficile, il nostro Festival prosegue con successo, puntando dritto al futuro. – spiega il sindaco Federico Sboarina, presidente di Fondazione Arena – Dopo l’emozione e la commozione delle prime due serate, in omaggio al personale sanitario impegnato durante l’emergenza e a ricordo di tutte le vittime del Coronavirus, l’Arena continua a dar voce alla tradizione dell’opera, coniugandola con la sperimentazione, in vista della prossima stagione. Data la straordinarietà del momento che stiamo vivendo, con le serate evento di quest’anno abbiamo voluto dar vita ad un percorso conoscitivo dei più grandi compositori di tutti i tempi. Occasioni uniche che il pubblico sta dimostrando di apprezzare, grazie anche alla presenza sul palcoscenico di artisti di indubbia qualità e reputazione, esattamente centrati sui repertori su cui sono più forti e convincenti. Un cartellone che ci proietta al 2021 e che avrà una sua continuità nel festival dell’anno prossimo».
Quello di venerdì è quindi un ritorno attesissimo che anticipa un grande evento del 2021, come dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: «Abbiamo iniziato a parlare di Wagner con Jonas Kaufmann già due anni fa e il primo a cantare in tedesco sul nostro palco avrebbe dovuto essere lui, se la pandemia non ci avesse costretti a ridisegnare la stagione. Lui debutterà finalmente nel 2021: mi piace sottolinearlo, perché voglio ricordare che nel mondo dell’Opera si deve sempre ragionare con grande anticipo e creare un percorso artistico impeccabile attraverso le stagioni. L’emergenza del 2020 è stata in fondo uno stimolo efficace ed ora abbiamo con noi artisti solidissimi nell’universo wagneriano, una serata davvero speciale che apre nuovi orizzonti, nel segno di musica e qualità. La serata verdiana subito seguente per gli amanti dell’opera è una chicca imperdibile, davvero da “Scala d’estate”, come si usava dire una volta. Accostare Verdi e Wagner continua anche uno dei giochi preferiti da tutti noi appassionati: la gara immaginaria, un po’ per scherzo, un po’ seriamente, tra i due colossi dell’opera ottocentesca».
Sabato 8 agosto, per il Verdi Gala, il maestro Daniel Oren incontra l’amato pubblico veronese dirigendo un programma che accosta pagine note del cigno di Busseto e capolavori poco o mai rappresentati all’Arena: Rigoletto, Otello, Un ballo in maschera, ma anche Don Carlo, Simon Boccanegra, Luisa Miller, Macbeth. Le voci scelte per salire sul grande palcoscenico centrale sono quelle di giovani italiani già affermati : il soprano mantovano Eleonora Buratto, il tenore genovese Francesco Meli, il baritono parmense Luca Salsi. Le tre voci, si uniranno nel finale I de Il Trovatore, titolo tra i più amati nelle ultime stagioni del Festival.