Mal di spalla, una cattiva compagnia – di Giorgio Pasetto Una patologia sempre più frequente, ma ci sono nuovi sistemi per trovare rimedio

Il mal di spalla è sempre più frequente, anche nei soggetti che non fanno attività lavorative stressanti, ma che semplicemente stanno in ufficio davanti al computer.
L’esecuzione di alcuni particolari movimenti della spalla (es: l’utilizzo del mouse), protratti per lunghi periodi di tempo e l’avanzare dell’età (purtroppo inesorabile), sono la causa dei problemi più comuni che colpiscono l’articolazione scapolo-omerale (spalla).
Lo stress muscolare eccessivo, l’aria condizionata fredda, il non aver eseguito esercizi di riscaldamento prima della pratica sportiva e molte altre cause, possono portare all’infiammazione di queste strutture (conflitto sotto-acromiale).
L’infiammazione della borsa è chiamata borsite, quella della cuffia (in particolare del sovraspinoso) o del tendine del bicipite è chiamata tendinite. La degenerazione dei tendini della cuffia dei rotatori può indurre un’ulcerazione ed alla fine una lesione. In questo ultimo caso, talvolta, si può avvertire o udire un crepitio della spalla.
Esiste comunque una predisposizione costituzionale e genetica di ogni soggetto verso i processi degenerativi dei tendini. L’articolazione scapolo-omerale si caratterizza per la capacità di permettere in maniera molto ampia il movimento del braccio su tutti i piani spaziali. Questo è possibile per la presenza di una cavità glenoidea della scapola modesta (praticamente la testa dell’omero è più appoggiata che inserita) e una capsula articolare lassa. Il ruolo di stabilità e centralità articolare è deputato ai muscoli che fanno parte della cuffia dei rotatori (sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo, sottoscapolare) ed assume importanza determinante per la stabilità e funzionalità articolare. movimenti determinati dalla cuffia dei rotatori vedono sempre la sinergia del deltoide.
Se viene compromessa la sinergia muscolare (coordinazione neuro-motoria) l’omero e la sua testa vengono spinti fuori dall’articolazione (sublussazione) verso l’alto (verso l’acromion della scapola) e verso avanti (contro il capo lungo del bicipite brachiale). La posizione verso l’alto vede una riduzione di spazio che causa una compressione tendinea, mentre lo spostamento in avanti porta i tendini del sovraspinoso e sottospinoso a contatto (sfregamento). Questa patologia, definita “conflitto sotto acromiale” è tipica delle discipline sportive “overhead” che comportano una sistematica azione di elevazione, extrarotazione e successivo abbassamento del braccio dall’alto verso il basso (tennis, volley, ecc.).
Questo gesto tende a potenziare in modo squilibrato alcuni muscoli rispetto ad altri e a determinare, nel tempo, uno scompenso di forza.
Una recente novità in questo ambito sono i nuovi sistemi denominati “needle free infiltration” che consentono di veicolare attraverso la cute (trans-dermico) l’acido iarulonico ed altre sostanze antinfiammatorie finalizzate a migliorare la lubrificazione della spalla e ridurre il dolore.
Gli esami diagnostici come la radiografia, l’ecografia e la risonanza magnetica posso aiutare a definire precisamente l’origine della patologia di spalla.