Bigon (Pd): “In Veneto manca molto personale”

“Se in qualche provincia, come Verona, le terapie intensive sono esaurite non è ‘colpa’ dei comportamenti dei cittadini, ci sono responsabilità politiche precise. E non basta chiedere ai veneti di ‘dare una mano’ come ha fatto Zaia; serve personale sanitario per ospedali e case di riposo: medici, infermieri, anestesisti. La situazione veneziana per esempio continua a non essere chiara pensando alla sospensione di tutte le attività chirurgiche di Dolo e alle scelte di privatizzazione legate a Noale”. È quanto denunciano le due rappresentanti del Partito Democratico nella commissione Sanità del Consiglio regionale, Anna Maria Bigon (vicepresidente) e Francesca Zottis.
“Non abbiamo contezza del reale numero di contagiati in Veneto, né dell’effettivo numero dei tamponi. I medici di medicina generale si trovano a seguire molte più persone, con sintomi o senza, maggiori rispetto a quelli indicati dai vari rapporti. Nella provincia di Verona superano i 35mila contro i 15mila dichiarati ufficialmente. Quanti sono in realtà le persone positive? E nelle case di riposo? Sparisce una generazione? Quali sono i numeri reali di positivi e decessi? La Regione deve assumere sul serio, non con precari a chiamata o contratti di collaborazione da rinnovare di mese in mese. Mancano 2500 infermieri, è necessaria una seria programmazione, con le Ulss che devono farsi carico anche delle case di riposo, facendo ad esempio convenzioni per il personale mancante”.