Cattolica alla prova delle Generali La votazione finisce 70 a 30 (serviva il 66,6%). La mossa è funzionale all’ingresso nel capitale di Generali. L’assemblea ha anche approvato le modifiche statutarie chieste dal “leone di Trieste” a tutela del suo investimento. In questo modo sparisce la cooperativa e il voto “a testa”. Il dg Ferraresi nel cda al posto di Minali

“Cogliamo con soddisfazione l’esito della votazione dell’Assemblea dei Soci di oggi, che ha approvato a larga maggioranza la proposta del Consiglio di Amministrazione. La deliberazione odierna conferma ancora una volta lo spirito di responsabilità, la propensione all’innovazione e la capacità di assumere decisioni rilevanti dei soci di Cattolica Assicurazioni. A loro va la nostra gratitudine per la fiducia che, ancora una volta, ci hanno confermato. Con questo passaggio storico, prosegue così il percorso di riforme intrapreso dalla società oltre 20 anni fa, volto a renderla sempre più competitiva e al passo con le best practice del settore assicurativo. La votazione di oggi permetterà alla Compagnia di essere sempre più forte sul mercato, solida e proiettata verso il futuro attraverso l’alleanza strategica con un player di grande rilievo quale è Generali. Tutto ciò senza rinunciare, anche attraverso la Fondazione Cattolica, ai propri valori, alla propria identità e al radicamento sul territorio”.
Questo il commento del presidente Paolo Bedoni a margine dell’assemblea straordinaria dei soci di Cattolica Assicurazioni.
L’assemblea di Cattolica Assicurazioni ha approvato la trasformazione in spa della cooperativa. Al voto hanno partecipato 2.700 aventi diritto: a favore della spa si sono espressi in 1.910 (70,74% dei votanti) a fronte di 785 voti (29,07%) contrari, superando così il quorum di due terzi richiesto per l’approvazione della delibera.
La trasformazione, che avrà efficacia dal primo aprile 2021, è funzionale all’ingresso nel capitale delle Generali, che hanno sottoscritto una partnership industriale che prevede un aumento riservato da 300 milioni di euro. L’assemblea ha anche approvato le modifiche statutarie chieste da Generali a tutela del suo investimento. con 1908 voti a favore (70,82%) e 775 (28,77%) contrari.
Alla storica assemblea ha partecipato il 14,56% del numero complessivo dei soci, circa 18 mila, in rappresentanza del 14,96% del capitale. In sede ordinaria è stato eletto in cda con circa il 70% dei voti il direttore generale Carlo Ferraresi, che prende il posto dell’ex ad Alberto Minali.

Si valuta l’impugnazione dell’assemblea

“Con la forza data dal NO dei 790 soci pari al 29.07% dei votanti e con il supporto di tutto il territorio veronese, proseguirà ancora più forte e decisa l’azione per la salvaguardia di CATTOLICA ASSICURAZIOI, dei 18600 soci, 1800 dipendenti e 1400 agenti”.
Il commento di Casa Cattolica al risultato dell’assemblea arriva a stretto giro di posta e annuncia battaglia.
Nei prossimi giorni il coordinamento di Casa Cattolica, allargato non solo ai soci ma anche a tutto il territorio e agli stakeholder, si ritroverà con la giusta serenità ma assoluta consapevolezza per analizzare tutta la documentazione legale raccolta nelle scorse settimane ai fini di valutare l’impugnazione anche dell’assemblea del 31 luglio oltre a quella dello scorso 27 giugno.