Filovia, Barini e l’Amt contro le fake news “I numeri pazzi degli alberi” al via le indagini Georadar. Cantieri a San Michele e Stadio

Non è stata, almeno nelle intenzioni di AMT, una conferenza stampa ma un momento di aggiornamento e di informazione dopo le proteste esplose da Borgo Venezia allo Stadio per via del taglio degli alberi per far posto al filobus. Così ieri mattina nella sede Amt si è tenuto il primo tavolo tecnico sul progetto filovia con i media. Erano presenti Franc­esco Barini, presidente di Amt, il RUP, responsabile unico del procedimento Carlo Alberto Voi, e la Direzione Lavori (DL) Franco Galli e l’assistente alla DL Andrea Longo. Amt, insieme alla Direzione Lavori, ha quindi illustrato ai giornalisti le fasi di cantiere in atto, con uno sguardo a ciò che è stato fatto dall’apertura dei cantieri più impattanti (San Michele, 27 maggio scorso) ad oggi, smentendo le fake news.
Per AMT non ci sono dubbi: le critiche verso una valutazione dell’opera come dannosa o inutile per Verona trovano risposta nel fatto che la Filovia è stata valutata strategica e per questo finanziabile dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ammettendola a finanziamento statale per il 60% dell’importo complessivo di 143 €ML.
In via Fra’ Giocondo sono state salvate due piante, facendo scendere il numero degli alberi da tagliare (alcuni dei quali malati) da 21 a 19. Sono stati svolti controlli e accertamenti sulle piante tolte per la presenza di nidi il giorno 11/07 (la sera) e il giorno 12/07 (prima mattina). La verifica ha accertato che non erano presenti nidi.Tra gli alberi che saranno tolti ci sono pini marittimi, le cui radici rappresentano problemi ben noti alle cronache (e che sono un pericolo concreto per biciclette,diversamente abili e passeggini). Per rispetto a tutte quelle piante che saranno tolte per permettere la costruzione della filovia (piante non autoctone, piantate nel posto sbagliato e che sono continuamente potate perché non hanno la possibilità di crescere e quindi esposte a malattie), sarà ripiantato egual numero di essenze, se non in numero maggiore, ma stavolta autoctone e adatte alla zona per pensare oggi a una Verona più verde, quella di domani, che guarda già agli alberi del futuro.
I pali di sostegno delle linee aeree di alimentazione elettrica sono presenti solo nelle tratte di percorso esterne al centro storico. Partendo da Cà di Cozzi si interromperanno in Piazzale Stefani e riprenderanno alla Stazione Porta Nuova. Partendo da San Michele si interromperanno in Via Zeviani e riprenderanno alla Stazione Porta Nuova. Gli alberi saranno rimossi solo nei casi in cui vi sia un’incompatibilità con la posizione del palo o della banchina di fermata. In ogni caso, di volta in volta e con il supporto di un esperto forestale, sulla base di un preciso protocollo stabilito dal del Settore Giardini Comune di Verona, viene verificata la possibilità di spostare il posizionamento del palo o della banchina fino ad un massimo di 1 metro nell’intento di evitare la rimozione dell’albero interferente.
Per esempio, su via Dolomiti e via Marmolada la tratta è lunga 3.200 metri, da Verona est fino a via Zeviani. È impossibile aprire un cantiere di quella lunghezza. Per questo i lavori sono organizzati a ‘sottotratte’: mano a mano che il cantiere si sviluppa per sottotratte i lavori partono da Verona est fino a via Unità d’Italia, e lì si sviluppano in un periodo di sei mesi. L’unico obiettivo è proprio quello impattare il meno possibile sulla cittadinanza, creando meno disagi a chi abita e lavora, ma garantendo anche all’Ati una produttività congrua alle previsioni contrattuali per la realizzazione della Filovia nei tempi richiesti (sarà infatti operativa a gennaio 2022).
Da giovedì sarà avviata l’attività di cantiere lungo via Paganella finalizzata alla realizzazione del cavidotto di collegamento alla futura sottostazione elettrica. Inizi­eranno lunedì 22 luglio le indagini Georadar finalizzate alla valutazione del rischio bellico lungo via Città di Nimes e viale dal Cero. Per la zona Stadio, nelle prossime settimane proseguirà il cantiere in via Palladio.

Le attività avranno una durata di circa 6 mesi e verranno eseguite per fasi. Sarà mantenuto il doppio senso di marcia. Le tratte interessate di via Palladio sono quella tra via Fra’ Giocondo – via Albere e quella tra via Albere – Piazzale XXV Aprile.