Giacometti, un omaggio lungo 5 mesi Dal 16 novembre fino ad aprile, la mostra dedicata a un grandissimo scultore

Il Comune di Verona e Linea d’ombra, assieme alla Fondazione Marguerite e Aimé Maeght, con l’apporto fondamentale del Gruppo Baccini in qualità di main sponsor, hanno siglato un accordo che porterà a Verona, nel Palazzo della Gran Guardia, una grande mostra organizzata da Linea d’ombra e curata da Marco Goldin, che così tornano in città a cinque anni di distanza dagli ultimi successi scaligeri.

CHAGALL&KANDISKY. ll tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky. Capolavori dalla Fondazione Maeght (dal 16 novembre 2019 al 5 aprile 2020, tutto su www.lineadombra.it, call center di Linea d’ombra 0422 429999) è una superba incursione, nel terreno del più alto Novecento internazionale, avendo Parigi quale centro. Una vera e propria monografica dedicata ad Alberto Giacometti, con oltre settanta opere, unitamente ad altri artisti che gravitavano nella Parigi soprattutto degli anni tra le due guerre ma anche nel decennio successivo, da Kandinsky a Braque, da Chagall a Miró, con un’ulteriore ventina di dipinti celebri, spesso di grande formato.

SBOARINA&BRIANI. “L’Amministrazione Comunale di Verona è particolarmente lieta di presentare questa mostra –affermano all’unisono il Sindaco, Federico Sboarina e Francesca Briani, Assessore alla Cultura – mostra prodotta e organizzata da Linea d’ombra, secondo il progetto di Marco Goldin. Si tratta di uno splendido spaccato dell’ambiente che ha caratterizzato la vita e l’opera di Alberto Giacometti, considerato a ragione il più importante scultore del XX secolo”.

ECCO GOLDIN. Marco Goldin cura l’esposizione, tornando in questo modo al suo amore per il XX secolo e agli studi sul Novecento, da cui è partito fin dagli anni universitari: “Giacometti è stato una delle mie primissime passioni nel campo dell’arte, poco dopo i vent’anni. Ho immensamente amato dapprincipio i suoi disegni, diversi dei quali ho infatti scelto di portare in Gran Guardia. Poi i suoi quadri così sincopati, soprattutto le figure e le nature morte, anch’essi presenti a Verona, e naturalmente le celeberrime sculture. Sono felice di poter rendere omaggio a Giacometti in Italia con questa mostra così vasta, con opere che ne attraversano tutta la carriera, fino alle prove surrealiste e a quelle della maturità”.