Il Romanino da San Giorgio al Louvre.

Nella chiesa di San Giorgio in Braida si conserva tra le tante, di vari artisti, una delle opere più importanti di Girolamo Romanino, anche detto Romani, vero nome Girolamo da Romano (Brescia 1484 circa-1566 circa), le ante d’organo raffiguranti il Martirio di San Giorgio dipinte a tempera su tela e rifinite a olio, realizzata intorno al 1540. Figlio di Luchino, esponente di una famiglia che dall’inizio del XV Secolo si insediò a Brescia, ma originaria di Romano di Lombardia in provincia di Bergamo. La sua formazione avvenne tra Brescia e Venezia, con influenze di Giorgione e di Durer come dimostra la Madonna col Bambino, conservata presso il Museo del Louvre ed eseguita verso la metà del primo decennio. Romanino realizzò le ante in un periodo in cui stava affrontando un linguaggio più «anticlassico» e ispirato alla pittura nordica. I volti corrucciati e i contrasti cromatici evocano una forte risonanza emotiva, amplificata dal fondo scuro uniforme che tende a «appiattire» le figure Sulle facce esterne delle ante è raffigurato San Giorgio davanti all’imperatore, mentre le facce interne mostrano principali momenti del martirio del santo L’utilizzo di colori intensi e toni scuri crea un’atmosfera di drammaticità e realismo. Le figure risultano «vive», concrete e con espressioni cariche di intensità psicologica, traducendo un senso profondamente umano e doloroso dell’evento sacro. Romanino, come già accennato, nacque a Brescia verso il 1484-87 e fu influenzato dalla pittura lombarda e veneta, ma sviluppando poi uno stile autonomo basato sulla naturalità e una resa popolare, dove bellezza ed idealizzazione lasciavano spazio a una verità visiva più concreta, spesso cruda e dialettale. Nel corso degli anni ’40 del Cinquecento, dopo aver lavorato a Trento e Brescia, ricevette l’incarico per queste ante a Verona, consolidando la sua notorietà anche fuori dalla sua città natale. Le ante di San Giorgio in Braida sono uno dei rari esempi di Romanino al di fuori della sua provincia, affiancandosi alle opere commissionate nel territorio veneto. Stilisticamente mostrano una libertà espressiva e drammatica che lo distingue nettamente da altri artisti del tempo, in particolare nelle scelte cromatiche e nella rappresentazione dei volti e dei corpi come elementi carichi di emotività. Le ante d’organo dipinte da Girolamo Romanino, oggi sono state staccate e collocate lungo le pareti ai lati del presbiterio Le ante dell’organo furono realizzate e commissionate dai canonici di San Giorgio in Braida, come parte della decorazione del nuovo strumento d’organo. In seguito a vari interventi (come quello del 1779 con l’installazione di un nuovo organo), le ante sono state staccate dalla loro posizione originaria sopra l’organo e collocate lungo le pareti opposte al presbiterio.