“La decisione del Consiglio di Stato ha messo fine alla lunga vertenza sui contributi alla Fondazione Arena che si trascina dal 2014. Come era prevedibile i magistrati hanno riconosciuto il diritto del Ministero di fissare i propri criteri di ripartizione del Fondo Unico per lo Spettacolo, anche se è chiaro che l’orientamento di sostenere di più i teatri che hanno meno capacità di fare grandi numeri al botteghino penalizza il nostro teatro lirico che invece può contare su un contenitore unico forse al mondo come l’anfiteatro Arena”, scrive Michele Bertucco.
“Ora c’è da gestire una questione urgente di bilancio, dal momento che Fondazione Arena ha sempre contato su quei soldi in più, che valgono circa 2 milioni e mezzo a stagione, ma c’è anche da gestire un rilancio che, al netto dell’anno di stop totale determinato dal Covid, finora è pervenuto solo in minima parte.
Il confermato taglio del 40% dei contributi ministeriali ci deve spingere da una parte a valorizzare meglio le risorse interne della Fondazione Arena e dall’altra a recuperare più punti di Fus puntando sulla qualità degli spettacoli “.
