Psg e Bayern, così si gioca in paradiso Calcio verticale, nessuna costruzione dal basso, spazio alla fantasia: e che fenomeni !

Guardi Psg e Bayern e non c’è bisogno di grandi spiegazioni. Capisci al volo perchè la Juve sia fuori (col Porto, attenzione…), perchè l’unica che regga sia l’Atalanta, eccetera eccetera. E anche l’Inter, eh, nonostante adesso si esageri con i complimenti, è a casa da un bel pezzo, fatta fuori, ricordiamolo, da quello Shakhtar che in Europa League ne ha prese 3 dalla Roma. Piccola parentesi, Conte adesso sembra toccato dalla grazia, ma quando dice “…che in Coppa meritavamo di andare avanti”, racconta solo una pietosa bugia.
No, quello di Psg e Bayern, ma anche di City e Real Madrid, è un altro sport, rispetto al nostro.
E non solo per via di fuoriclasse che in Italia non ci sono. Certo, se hai Neymar, Mbappè e Di Maria, giocare a calcio è più semplice. Se il “vecchio” CR7 l’avesse vista, chissà quante volte si sarebbe incazzato. Con tutto il rispetto, lui “dialoga” con Arthur, Bentancur, Rabiot e Ramsey.
Se lo pensi nel Psg, o nel Bayern (o nel “suo” Real), facile capire il suo disappunto. “Questi giocano sempre in verticale, nessun passaggio orizzontale” ha osservato Capello, nell’intervallo del match.
Già, quanti passaggi orizzontali fa la Juve (ma anche altre) prima di arrivare alle punte? E la “costruzione dal basso”, mai vista in 180 minuti, nè per il Psg, nè per il Bayern. Da noi è una moda, non si capisce perchè. La Juve è uscita dall’Europa anche per quel gol preso dal Porto, o no? E ogni domenica c’è almeno un episodio da brividi, che nasce dalla “famosa costruzione dal basso”. Quali vantaggi porti, sarebbe interessante capirlo.
Viene in mente il “vecchio” Osvaldo Bagnoli, quando diceva: “Lo schema migliore? Rinvio del portiere, testa del centravanti, l’altra punta che va in gol… E no ghè bisognode provarlo tanto…”.
Il calcio è semplicità, tutto qua. Certo, servono organizzazione, fantasia, talento. Ma servono anche libertà, coraggio, personalità.
Oddio, se hai i campioni, è più facile, certo. Ma i campioni vanno anche assecondati. I campioni li ha anche l’Inter, ad esempio, che non gioca lo stesso calcio e sembra obiettivamente al “piano di sotto”.
Li ha anche la Juve, che non ha mai espresso, quest’anno, un calcio all’altezza.
A proposito dell’Inter (e non solo). Visti due signori in panchina, tali Flick (Bayern) e Pochettino (Psg), osservare il match quasi con (apparente) distacco. Zero urli, zero isterismi, le mani in tasca, qualche occhio al cielo, qualche spiegazione serena chiesta all’arbitro Orsato.
Se pensiamo a Conte (impossibile non farlo, ma in Italia ce ne sono tanti…), a come gestisce una partita, ai suoi atteggiamenti al limitedell’isteria, beh, Pochettino e Flick fanno la figura di due “educatori”. Poi guardi le loro squadre e, forse, capisci perchè giocano un altro sport…

Raffaele Tomelleri