Tav, quale supporto per i proprietari? Al via la fase degli espropri fondiari e immobiliari per la nuova tratta Verona-Vicenza Un pool di professionisti veronesi pronto a fornire consulenza in questa delicata fase

Dopo molti rinvii e la consueta sequela di adempimenti amministrativi che caratterizzano la burocrazia italiana, la realizzazione della linea ad alta velocità nella porzione “Est” della Provincia di Verona sembra essere giunta alla sua fase esecutiva.
Con l’imminente emanazione dei Decreti Prefettizi per le occupazioni d’urgenza per pubblica utilità, inizia infatti l’iter espropriativo che vedrà coinvolti numerosi proprietari di fondi agricoli, insediamenti industriali e commerciali, nonché di abitazioni private sussistenti nei Comuni veronesi di S. Martino Buon Albergo, Caldiero, Colognola ai Colli e S. Bonifacio.
Molti privati cittadini saranno coinvolti dal passaggio della nuova linea e si troveranno nella condizione di venire espropriati – in tutto o in parte – dei loro beni immobili, trovandosi nella situazione di doversi confrontare con un consorzio d’imprese (denominato IRICAV DUE) che è “soggetto attuatore” dell’opera in questione: i proprietari devono pertanto “attrezzarsi” per poter ottenere il massimo risultato nel contradditorio con l’Ente espropriante.

“Abbiamo l’esperienza acquisita negli anni scorsi, nelle tratte già interessate al passaggio dell’Alta Velocità”

Grazie all’esperienza acquisita alcuni professionisti facenti capo all’Associazione dei Piccoli Proprietari di Case (A.P.P.C.), associazione nazionale fra le più rappresentative della categoria dei proprietari immobiliari, hanno avviato la loro attività di supporto ad aziende e privati cittadini coinvolti da espropri o da situazioni di impatto causate dalla realizzazione delle linee ferroviarie ad Alta Velocità, poi sviluppatesi in varie regioni del nord-Italia (Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto). Nacquero da allora, fra il pool di professionisti impegnati nella tutela degli espropriati ed i propri interlocutori, costanti contatti sia con la struttura espropriativa di CEPAV sia con quella tecnica al fine di poter ottimizzare il progetto nelle sue criticità legate alla peculiarità dei luoghi nelle fasi di dettaglio esecutivo che coinvolgevano le singole proprietà da tutelare.
La tutela ha quindi riguardato sia l’aspetto economico atto ad ottenere il miglior risultato possibile relativamente agli indennizzi ed ai risarcimenti, sia l’aspetto tecnico per ridurre al minimo le interferenze ed i danni nei confronti delle proprietà non espropriate con particolare attenzione alla salvaguardia del valore immobiliare e delle eventuali attività in essere.
Il percorso di tutela richiede esperienza e conoscenze della materia nonché precise attenzioni non solo nei confronti delle normative vigenti in fatto di espropriazione, ma anche costanti contatti con l’Ente espropriante al fine di seguirne le attività pre-esproprio e di progettazione delle opere. Quindi la struttura tecnico-legale in questione, vista l’esperienza già acquisita nella sua più che ventennale esperienza, sarebbe un valido supporto per poter far ottenere ai proprietari coinvolti dal passaggio della nuova linea AV/AC nella tratta da Verona a Vicenza, giusti indennizzi e/o risarcimenti a ristoro dei danni subiti.

Il pool professionale opera stabilmente anche nella nostra provincia ed è reperibile presso la sede di A.P.P.C. Verona allo 045 8301488 (fax 045 4641680; e-mail info@appc-verona.it).