Un “museo a cielo aperto” a Verona

Come abbiamo avuto modo di raccontare nei precedenti articoli, Verona è certamente una straordinaria città storica, dove i diversi periodi della architettura si stratificano dando origine ad una sorta di libro che ci permette di conoscere dal vivo edifici, chiese, strade… originari da prima dell’epoca romana fino ai giorni nostri. Potendo così avere un’idea di come si presentava la città nei diversi periodi, e a che punto in ogni periodo si trovava la costruzione di un determinato edificio.
Uno di questi luoghi scrigno, contenente un percorso che ci permette di fare questo tipo di conoscenza è la odierna Sede del Centro Internazionale di Fotografia dove vengono allestite mostre di fotografi famosi nazionali e internazionali.
In particolare Mauro Fiorese, grande amico e straordinario fotografo, mancato alcuni anni fa, diede luogo a degli eventi di raccolte fotografiche, davvero straordinari, anche per le sue conoscenze che si spingevano fin oltre oceano avendo lavorato e studiato per anni in America. In epoca romana trovandoci qui nelle immediate vicinanze del foro, vi era un reticolo di cardi e decumani della città. Questa zona era sede di abitazioni patrizie riccamente decorate. Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e delle invasioni barbariche, Verona si andò spopolando, un po’ per il timore di attacchi e saccheggi che colpivano i centri principali, un po’ a causa di carestie ed epidemie. La città ritrovandosi scarsamente abitata iniziò ad utilizzare questi spazi attraverso piantagioni di vigne e orti là dove in epoca romana sorgevano costruzioni decorate di marmi, sculture e mosaici. in questa zona sorse anche un monastero, con la propria vigna, il proprio frutteto e una chiesetta con annesso il cimitero.
Nel “Museo degli Scavi Scaligeri” si ritrova, come dicevamo ognuna di queste epoce, passando dalle strade in pietra con il proprio sistema fognario (rimasto in uso fino ai primi anni del secolo scorso) e i pavimenti a mosaico delle ricche domus romane costruite nei pressi del foro, alle tombe longobarde dell’alto medioevo, ai resti delle case torre della Verona pre-scaligera delle lotte di fazione, un affascinante viaggio nel tempo in cui si attraversano in breve più di mille anni di storia.
Un altro luogo importante dove si raccolgono materiali storicamente significativi, di epoche diverse è il Museo Lapidario Maffeiano di Verona E’ un museo di iscrizioni antiche che raccoglie cippi funerari, lastre votive, miliari, frammenti di monumenti, sculture. I reperti sono principalmente di epoca romana e greca ma vi sono anche iscrizioni etrusche, paleovenete e arabe.
È stato fondato nel 1745 da Scipione Maffei, illustre letterato veronese, ed è uno dei musei pubblici più antichi al mondo.
Molte delle iscrizioni non sono state rinvenute in città ma provengono da tutto il territorio veronese. Alcune si riferiscono a persone, fatti dell’antichità o monumenti tuttora esistenti come l’Arena e il teatro Romano. Uno straordinario strumento per approfondire la storia, la cultura e anche la semplice quotidianità del passato.
Le collezioni sono variegate e insolite, con opere di vario genere, tematica e provenienza, allestite con soluzioni architettoniche originali e innovative.
Altro luogo importante per riuscire ad avere un’idea sempre più completa della ricchezza del patrimonio storico veronese è il Museo degli Affresci. Il percorso nell’antico monastero e articolato, si snoda attraverso il suggestivo chiostro, il cortile esterno, le vecchie celle, la chiesa e la cripta sotterranea dove si trova il sarcofago ritenuto la tomba di Giulietta.
Tiziano Brusco