Verona non conta, la Fiera va spostata

Scrivevamo qualche settimana fa su questo giornale che la nostra città conta poco, quasi nulla. Il suo peso specifico a Roma è ininfluente e non siamo adeguatamente rappresentati. La conferma di tutto questo viene dall’inaugurazione dell’importante manifestazione Marmomac che ha attirato espositori e clienti da tutto il mondo. Una rassegna leader internazionale del settore lapideo con 1.600 aziende espositrici provenienti da 61 paesi. Ebbene, il governo Conte era totalmente assente. Unico rappresentante del governo il bravo prefetto di Verona Donato Cafagna. Sia il sindaco Sboarina che il governatore Zaia hanno, senza peli sulla lingua, fatto notare questa imperdonabile assenza. Un vero ceffone, che segue quello del bidone del premier Conte all’inaugurazione della Cantina di Soave. Visto che parliamo di manifestazioni, parliamo della Fiera. La struttura va spostata. Nonostante gli sforzi e le peripezie di parcheggi e nuovi ingressi, necessita di una diversa collocazione. Considerato che l’Ikea non arriva più, alla Marangona, al Quadrante Europa di superficie ce n’è da vendere. Si potrebbe realizzareuna struttura modena e all’avanguardia. Li­be­rando poi i quartieri delle Golosine, di Borgo Roma e di Santa Lucia dal giogo e dal caos delle manifestazioni fieristiche.